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Con le sue 318 curve in 17,6 km di strada, la “Tail of the Dragon” o "Coda del drago" è una delle strade più amate in America dai motociclisti e dagli appassionati di auto sportive, molto famosi sul web sono i video caricati dai gruppi di Ministi in USA, inoltre in un punto della strada è presente una statua di un drago... E' una porzione della US Route 129, tra le contee di Blount, Tennessee, e quella di Swain, North Carolina, è una delle strade più “panoramiche” degli Stati Uniti. Percorre principalmente un’area boschiva e ci sono alcuni punti panoramici dove si possono scattare foto meravigliose. Prima del 1992 il limite di velocità, sia nel Tennessee che nella Carolina del Nord, era di 55 mph (88kmh) . Nel 1993 il limite di velocità sul lato del Tennessee è stato abbassato a 40 mph (64kmh). Nel 2002 il limite di velocità è stato ulteriormente abbassato a 30 mph (48kmh), ed è ancora in vigore oggi. La presenza della polizia nella parte del Tennessee è aumentata notevolmente negli ultimi anni. Il meteo, in questa zona tra Tennessee e North Carolina, è altamente imprevedibile e non ci vuole molto tempo prima che il sole splendente si trasformi in una nevicata! Il tempo sulla Tail of the Dragon Road è abbastanza prevedibile invece per la maggior parte dell’estate. I mesi invernali da novembre a marzo, invece, possono essere impossibili e difficili da prevedere.
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Chiedete a chiunque quale colore sceglierebbe se vincesse una MINI e la risposta immediata è quasi sempre “British Racing Green”. Perché questo colore è indissolubilmente legato alle MINI come l'ora del tè lo è all'Inghilterra? La storia di questo colore è legata fortemente al mondo delle corse, e c'è una persona in particolare che è stata in gran parte responsabile dell'ascesa di questo sport: James Gordon Bennet Jr. Appassionato di sport americani ed editore di giornali, Bennet si incaricò di organizzare una corsa automobilistica alla fine del XIX secolo. E, proprio così, fondò in Francia la Gordon Bennet Cup, che è fondamentalmente il predecessore dei Gran Premi di oggi. Così, dal 1900 al 1905, le case automobilistiche europee gareggiarono con le loro auto e come premio per la vittoria c'era il diritto di ospitare la gara dell'anno successivo nel proprio paese dell'auto vincitrice. La leggenda vuole che nel 1902 il britannico Selwyn Francis Edge vinse la Bennet Cup e con essa il diritto di disputarla l'anno dopo nel Regno Unito ,tuttavia, ciò si rivelò impossibile svolgere la gara, poiché il limite di velocità sulle strade in Inghilterra era di 12 Mph, molto al di sotto delle velocità che si potevano raggiungere nelle corse così la gara si spostò in Irlanda, dove non c'erano limiti di velocità da rispettare. La storia narra che i corridori britannici dipingessero le loro auto di verde in omaggio all'isola verde che ospitava la gara. Non si sa esattamente quale tonalità di verde sia stata utilizzata, se smeraldo, cacciatore o muschio. È interessante notare che non esiste un verde specifico noto come British Racing Green. Piuttosto, ci sono una varietà di sfumature di verde che portano il nome. Le scuderie britanniche in particolare utilizzavano diverse varianti di questo colore. Il colore BRG è diventato davvero famoso grazie al campione del mondo di Formula 1 Jack Brabham. Nel 1959 l'australiano portò a casa il prestigioso titolo con una Cooper T51, e poi l'anno successivo con una Cooper T53. Le sue auto da campione sfoggiavano due strisce da corsa bianche sul davanti (ecco da dove arrivano le bonnet stripes delle MINI moderne), su sfondo verde. La sua vettura da Formula 1 è stata costruita dal team del visionario del motorsport John Cooper, l'uomo che ha progettato e dato il suo nome alla MINI Cooper. Infatti, la piccola MINI vinse tre volte il rally di Monte Carlo tra il 1964 e il 1967. Per la prime vittorie, Paddy Hopkirk e gli altri piloti vinsero su delle MINI rosse e bianche, ma in molte gare degli anni '60 la MINI Cooper S venne vista anche nella BRG con strisce bianche. Un'altra famosa vittoria fu ottenuta da John Love nel 1962, quando la sua MINI verde vinse il British Saloon Car Championships, conosciuto oggi come British Touring Car Championship.