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John Rhodes ovvero: il pilota che faceva “segnali di fumo” con la sua MINI Cooper S. Non per niente, il campione inglese venne soprannominato “Smokey” dai tifosi. Estremamente spettacolare, John Rhodes fu, per tutti gli anni 60, il “re delle MINI” nelle gare Turismo del BTCC. Il suo stile di guida era in effetti “calcolato”: sfruttando la leggerezza e il proverbiale “Go-kart feeling” delle piccole Cooper S, riusciva sempre, con un abile gioco di punta-tacco e “telegrafando” alla perfezione sull’acceleratore, a far derapare la vettura sulle quattro ruote (il “four-wheel drift”) in modo da inserirsi nella giusta traiettoria già all’inizio della manovra, ed uscire perfettamente “dritto” sul rettilineo. Lo stesso Rhodes amava scherzare su questa abilità, dicendo che gli portava un altro vantaggio sui concorrenti: facendo fumare le Dunlop Racing anteriori in maniera così vistosa, si veniva a creare una “nebbia” che per qualche istante disorientava i diretti avversari, e gli permetteva di guadagnare terreno.
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il primo grande successo di MINI nelle corse su strada venne conquistato da un equipaggio tutto al femminile: Pat Moss e la fedele coéquipier Ann Wisdom, che la accompagnò per gran parte della carriera. Sorella del leggendario Stirling Moss e poi moglie di Erik Carlsson (il gigante svedese, soprannominato “On the Roof”, cioè “sul tetto” per i numerosi ribaltamenti con la piccola Saab 96, che per la particolare forma della parte superiore poteva facilmente essere messa nuovamente… nella giusta posizione di marcia). Pat Moss – già campionessa di equitazione e componente della squadra nazionale inglese di salto con gli sci – aveva esordito nei rally ad appena diciotto anni. Divenuta pilota ufficiale BMC a ventitré anni, legò per sette stagioni il suo nome a quello del team britannico che di lì a poco avrebbe raggiunto fama mondiale con le piccole MINI Cooper. Cinque volte vincitrice nella Coppa delle Dame all’Europeo Rally (all’epoca considerato come il Campionato mondiale), trionfatrice alla massacrante Liegi-Roma-Liegi 1960, seconda assoluta al RAC 1961 e terza nel 1962 (sempre con le grosse Austin-Healey 3000 MkIII), dopo la lunga parentesi in Bmc proseguì la carriera in Ford, in Saab, in Lancia e, infine, nella prima metà degli anni 70, in Alpine Renault.