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La Casa inglese svela un prototipo che anticipa la Suv che vedremo in versione definitiva all'inizio del 2010. Questo prototipo è una sorta di MINI Moke del ventunesimo secolo. La Beachcomber si ispira alla MINI Moke degli Anni 60, questo è il prototipo che verrà presentato al prossimo Salone dell'auto di Detroit (dal 16 al 24 gennaio). Come mostrano le immagini ufficiali, la MINI Beachcomber rappresenta un'evoluzione in chiave fuoristrada del prototipo dal quale sarà derivata la prima Suv della casa inglese, che verrà svelata al Salone di Ginevra a marzo, per essere in vendita nell'autunno del 2010. Lunga circa 400 cm, la MINI Beachcomber ha le quattro ruote motrici sempre in presa e sospensioni rinforzate e dall'escursione maggiorata per avventurarsi sui percorsi “off-road”. I cerchi in lega sono di 17”. Rispetto al prototipo Crossover “perde per strada” le portiere e il tetto per offrire, secondo quanto dichiara la MINI, un'esperienza di guida ancora più coinvolgente. Stando alle indiscrezioni, dovrebbe essere derivato un modello di serie per il 2012. Davanti la Beachcomber ha un un aspetto più “cattivo” di quello della crossover. La calandra ha dimensioni più contenute, non è cromata ma in tinta con la carrozzeria ed più pronunciata. Inoltre, incorpora i fendinebbia e nelle forme, con i grossi listelli orizzontali, ricorda molto il frontale della MINI Moke. Sul cofano motore, compaiono una gobba, come a voler contenere un motore di dimensioni generose, e una presa d'aria per portargli aria fresca. Diversi i fanali, hanno una forma più squadrata, con una cornice satinata. Di lato anche senza le portiere, dalla fiancata si può riconoscere che anche questo prototipo è costruito sul pianale allungato della MINI Clubman. Rispetto alla crossover il parabrezza è più verticale, mentre il montante posteriore è in tinta con la carrozzeria e non più “nascosto” dai finestrini. Invariati gli sbalzi contenuti sia davanti che dietro. Rispetto alla crossover, la Beachcomber ha un andamento diverso per il tetto e i montanti. Dietro la coda è dominata dalla ruota di scorta fissata al portellone, come sulle fuoristrada. Ma, l'elemento che più deve attirare l'attenzione, sono i fanali. Quelli sottili e a sviluppo verticale della crossover hanno lasciano il posto ad elementi più simili nelle forme a quello delle MINI oggi a listino. DATA DA SISTEMARE 16/12/2009
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Le MINI, sia moderne che classiche oltre ad essere viste per strada, è possibile trovarle in un sacco di altri "posti", uno tra questi sono i videogiochi: Midtown Madness 2 (2000), in questo gioco è possibile guidare una MINI Cooper R50 (all'epoca stava per essere lanciata sul mercato) oppure una MINI classica MK7 (che stava uscendo di scena proprio in quell'anno), il gioco è ambientato a Londra e San Francisco. Midtown Madness 3 (2003), in questo titolo ambientato tra Parigi e Washington DC è possibile guidare la mitica MINI R53 Cooper S. The Italian Job (2001) e The Italian Job (2003), in questi videogiochi è possibile guidare le 3 MINI classiche del film del 1969 (gioco del 2001), oppure le MINI moderne (gioco del 2003). MINI desktop racing, qui è possibile gareggiare con delle MINI in miniatura in gare stile micromachines, con piste che fanno il giro di intere stanze della casa. Bourne Conspirancy, viene ricreata la scena della fuga del film Bourne Identity ma questa volta a bordo di una MINI R56 rossa. Forza Motorsport / Forza Horizon / Granturismo, in questi giochi è possibile guidare, gareggiare e personalizzare le proprie MINI, si passa da quelle classiche a quelle moderne.
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Immaginate una MINI in grado di competere con una vettura di Formula 1... Questa MINI esiste, ed è stata progettata per partecipare alla leggendaria corsa in salita americana di Pikes Peak in Colorado. La scocca è quella della MINI Paceman realizzata in carbonio ultraleggero, il telaio è di tipo tubolare mentre il motore è un V6 3.8L bi-turbo di derivazione Nissan GTR che eroga circa 900cv il tutto per un peso super contenuto di soli 950 Kg. L'aerodinamica è stata curata nei minimi dettagli per garantire un ottima tenuta di strada a questo bolide, da notare l'ala anteriore in stile F1. Quest'auto ha partecipato all'evento nell'anno 2013, ma è stata avvistata anche in altre gare ed esposizioni come al Festival Of Speed di Goodwood in UK.
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Nel mondo esistono molte auto cabrio, ma poche come la MINI... MINI ci spinge a vivere la nostra vita automobilistica all'aperto grazie al MINI Always Open Timer. Questo piccolo dispositivo (a forma di orologio sulla 2 generazione) registra il numero di ore trascorse in auto con il tettuccio abbassato. Sulla 3 generazione questo orologio è sparito ed è stato integrato nel computer di bordo, e anche nella 4 generazione rimarrà all interno del nuovo infotainment. Un vero peccato perchè era un tratto distintivo del marchio e probabilmente era l'unica cabrio al mondo ad avere questo tipo di gadget.
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La MINI Chelsea è stata un' edizione speciale della MINI prodotta nel 1985, basata sulla MINI City Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 998cc a carburatore Colorazioni disponibili: Targa Red (CNE - BLVC641) e per il Giappone Silver Leaf (MME - BLVC421) Sedili in tessuto Osprey Grey con piping rosso Pneumatici da 12 pollici con copri cerchi Volante a 3 razze Griglia e paraurti neri Ne sono state prodotte 1500 per il mercato inglese e molte altre per l'esportazione DATA DA SISTEMARE 01/02/1985
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Vendo MINI Cooper F56 benzina
redwind ha pubblicato una discussione in F54-F55-F56-F57-F60 dopo il 2014
Come da titolo vendo la mia MINI Cooper F56 benzina, anno 2014 e 80000km. L'auto è in perfette condizioni sia dal punto di vista della carrozzeria che del motore. Per tutti i dettagli e le caratteristiche vi rimando all'annuncio che è anche corredato di foto: https://www.autoscout24.it/annunci/-7eb95d62-2d52-4cad-90e1-20e0962a0785 Per qualsiasi informazione o se volete foto specifiche, non esitate a contattarmi. L'auto si trova in provincia di Salerno. Il prezzo richiesto è 11750€ -
Vi siete mai chiesti perchè in molte pubblicità MINI e riviste sia raffigurato un bulldog inglese? La leggenda vuole che Frank Stephenson, il designer della prima reincarnazione moderna della MINI (R50,R52,R53) si sia ispirato a questo cane per disegnare la MINI. Infatti se si mettono a confronto entrambi sono bassi, hanno un "passo" corto, e sono larghi. Dal 2001 oltre alle pubblicità varie, Spike è comparso su gadget di ogni genere, dal peluche, agli sticker, alle magliette... I più attenti avranno notato che su alcuni parabrezza delle MINI è presente Spike disegnato come una serigrafia nera. Con la generazione di MINI in arrivo il personaggio di Spike è stato integrato nel computer di bordo, però ha perso molta della sua personalità dato che ha cambiato radicalmente forma e colore... un vero peccato!
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Nel 2011 a Ginevra MINI ha mostrato la Rocketman, una concept car che si ispira alla celebre auto da città della casa inglese. E' la concept car che ha anticipato il lancio della MINI F56, la vettura secondo MINI era in grado di consumare solo 3 litri di carburante per percorrere 100 km, grazie alle dimensioni compatte e alla in fibra di carbonio che riduce notevolmente il peso. Questa concept riprende lo spirito originale della MINI degli anni 60, con cui condivide la compattezza delle forme. La MINI Rocketman Concept è lunga 342 cm, larga 191 cm e alta 140 cm, ha la carrozzeria a 3 porte e l’abitacolo configurato secondo lo schema 3+1, come la Toyota iQ. Era caratterizzata da soluzioni interessanti come le portiere ad ampio angolo di apertura per facilitare l’accesso dei passeggeri alla zona posteriore e i sedili regolabili in diverse posizioni. Inoltre, il vano portabagagli è ampiamente versatile, grazie anche al portellone bipartito con cassetto estraibile nella parte inferiore che fuoriesce di 350 millimetri. Esteticamente, la MINI Rocketman Concept è riconoscibile anche per i fari a led, i cerchi in lega da 18 pollici, la colorazione grigia per la carrozzeria e il tetto bianco abbinato al vetro panoramico, dotato di asticelle illuminabili che riproducono l’immagine della “Union Jack”, la bandiera della Gran Bretagna (design ripreso nei fanali posteriori delle MINI LCI, dal 2018 in poi...)
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Oggi 6 Ottobre 2024 si è tenuta l'ultima tappa del MINI Challenge 2024 presso l'Autodromo di Monza. Ecco alcune foto dell'evento.
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La MINI Studio 2 è stata un' edizione speciale della MINI prodotta nel 1990 Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 998cc da 41 cv Colorazione Storm Grey o nera Tappezzeria grigia a righe con dettagli verde acqua Kit decalcomanie esterne "Studio 2" Pneumatici da 12 pollici con copricerchi Pinstriping verde Volante a 3 razze DATA DA SISTEMARE 01/01/1990
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La MINI British Open è stata una MINI prodotta nel 1993 Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275 da 50 cv Colorazione speciale British Racing Green Tappezzeria in velluto beige Kit decalcomanie esterne British Open con pinstripe Pneumatici da 12 pollici con cerchi in lega Volante a 3 razze bi colore beige e nero Radio con mangiacassette Sedili regolabili Tetto apribile elettricamente in tela DATA DA SISTEMARE 01/01/1993
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La Rivet MINI del 2007 è una MINI - Buggy basata sulla R50, è alimentata da un V8 da 1997 cc di cilindrata chiamato Cyclone Y40R costruito dalla Cyclone Power. Il motore è composto da da un blocco personalizzato e due teste DOHC di derivazione motociclistica Yamaha da 1000 cc, produce 302 cavalli a 10.000 giri al minuto e 226Nm di coppia a 8.500 giri al minuto grazie a 8 carburatori, ovviamente il telaio e la sospensioni non sono più quelle originale ma sono quelli di un buggy, mentre la carrozzeria sembra realizzata in fibra di vetro. Un apparizione famosa di questa MINI è quella al Festival di Goodwood "FOS"del 2018.
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Ciao! oggi parliamo di una MINI molto speciale che quasi nessuno ricorda, si tratta della MINI COOPER R50 "JCW CLUB SPORT". è una MINI molto speciale perché è stata creata apposta per chi desiderava un auto da corsa pronta per partecipare agli eventi, senza essere supportato direttamente da una casa costruttrice o da uno sponsor, appunto come “Privateer” è stata progettata dal team di elaborazioni John Cooper Works, partendo dal kit JCW che veniva offerto ai proprietari di MINI Cooper R50 (che comprendeva la testata elaborata, scarico, aspirazione, e flash della centralina in totale erogava circa 130cv) venivano aggiunte delle dotazioni racing come i sedili a guscio, il roll-bar, cinture a 3 punti, pastiglie freno migliori, frizione da gara, e molte altre migliorie La prima fase di produzione prevedeva la preparazione di soli 25 esemplari, il bello è che con una cifra relativamente contenuta (ricordiamoci che stiamo parlando di motorsport quindi qualsiasi cosa è molto cara) si poteva portare a casa un auto da corsa a tutti gli effetti creata dal Team John Cooper Works che ha vinto ben 2 campionati del mondo di F1 nel 1959 e nel 1960, rivoluzionando al F1 creando una monoposto con il motore montato al posteriore e non al anteriore come era usanza in quegli anni. Questo pacchetto auto+elaborazione permetteva anche l’accesso gratuito al campionato MINI Challenge del anno 2002. Oggi questa filosofia viene portata avanti dal MINI Challenge UK con la categoria AM e PRO class Cooper. Sarebbe bello se un campionato simile venisse creato però con l’utilizzo delle MINI contemporanee ,le F56 Cooper 1.5 che già di serie offrono ottime prestazioni.
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La "Copa Racer" è un campionato monomarca e mono modello che si tiene in Spagna sponsorizzato dalla concessionaria MINI Lurauto, la prima edizione è stata disputata nel 2021. In questo campionato corrono le MINI Cooper F56, 1.5 preparate per le competizioni con le seguenti modifiche: Centralina motore che permette di sviluppare 180CV e 260Nm di coppia Kit sospensioni da corsa Ohlins Freni di serie ma con materiali migliori come pastiglie e dischi Slicks fornite Michelin Batteria alleggerita Rollbar FIA, cinture a 6 punti e sedile da corsa Rete di sicurezza Nascar Estintore e stacca batteria Il campionato prevede 2 tipi di competizioni: FORMATO A • 2 Prove libere • 1 Prova cronometrata • 2 Gare da 45 minuti + 1 giro • 1 Sosta nei box con cambio pilota FORMATO B • 2 Prove libere • 2 Gare Sprint da 20 minuto + 1 giro • 1 Gara da 45 minuti + 1 giro • 1 Sosta nei box con cambio pilota
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La MINI Limo è un prototipo basato sulla MINI classica Mk7 Sportpack, si tratta di una versione estremamente costosa e lussuosa che condensava le migliori tecnologie automobilistiche del periodo. E' stata esposta al salone dell'automobile di Francoforte nel 1997. Gli optional erano Motore 1.3i da 85cv Scatola del cambio a 5 marce Jack Knight Navigatore cartografico Philips Telefono Caricatore CD Sedili massaggianti e riscaldabili Interni in radica Colore esterno Dark Mika Red Cromature esterne 4 fanalini rally Cerchi da 13 pollici cromati DATA DA SISTEMARE 01/01/1997
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Dalla seconda generazione della MINI moderna, è apparso un personaggio piuttosto simpatico all'interno del menù "MINIMALISM" presente nel computer di bordo. Si tratta di un pesce all'interno di un acquario che valuta la vostra abilità nel guidare in modo pulito ed efficiente. Il suo giudizio riguarda 3 parametri per le auto con cambio manuale, accelerazione, previsione e innesti e 2 parametri per quelle automatiche, accelerazione e previsione. Si possono guadagnare fino a 5 stelle per ogni categoria, e in base al giudizio il pesce mostrerà delle espressioni, se si guida in modo poco efficiente rimarrà morto sul fondo dell' acquario, se invece guiderete bene salterà di gioia fuori dall'acqua! e vi guarderà con un bel sorriso. In fondo alla schermata verranno mostrati i km di autonomia in più guadagnati con la guida attenta e soprattutto grazie ai consigli del nostro amico squamato! Sotto qualche foto della schermata. Impostazione grafica MINI F56 Impostazione grafica MINI R56
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Durante il Goodwood Festival of Speed 2021 è stata presentata una MINI da 419 CV con il motore V8 da 419 CV della M3 E92. Un elaboratore ha deciso di esagerare e di donare alla MINI quattro cilindri in più, ecco quindi la Vini, realizzata dall’azienda Powerflex. Gli ingegneri dell’officina britannica hanno impiegato ben quattro anni per realizzare questo proiettile basato sulla MINI Cooper S R56. Questa MINI ha un look complessivamente sobrio. I cerchi in lega color oro, i passaruota allargate e lo spoiler più grande danno certamente più sportività, ma non lasciano immaginare che sotto al cofano ci sia un mostro a 8 cilindri. La “Vini”, infatti, è mossa dallo stesso motore 4.0L della BMW M3 E92 abbinato ad un cambio automatico a doppia frizione a 7 marce. Per arrivare a questa trasformazione radicale, la MINI ha dovuto essere riprogettata dalla base. Parte del telaio, infatti, è ripresa dalla Subaru WRX STI e questa scelta è stata fondamentale per accogliere il nuovo powertrain. Oltre al telaio e al motore, anche gli interni sono stati stravolti. Powerflex ha rimosso il divanetto posteriore della MINI (tipo GP) e installato nuovi sedili sportivi firmati Cobra Motorsport con tanto di cinture di sicurezza a 4 punti e un cruscotto derivata dal motorsport. Quest’ultima e il volante sono realizzati interamente in fibra di carbonio e integrano una strumentazione racing. Complessivamente l’auto pesa poco più di 1.300 kg e utilizza pneumatici semislick Toyo Proxes R888R. La Powerflex non ha mai dichiarato ufficialmente il prezzo, le prestazioni o l’eventuale produzione in serie limitata della sua speciale Cooper S.
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La MINI Cooper S Works è stata un' edizione speciale della MINI prodotta nel 1999, si basava sulla John Cooper LE 40 Edition, è stata la MINI classica più potente mai prodotta! Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1380cc da 90 cv ad iniezione MPi Scatola del cambio a 5 rapporti Jack Knight Era disponibile solo nel colore Brooklands Green con il tetto Old English White Sedili e volante in pelle con cruscotto in metallo Badge speciali davanti e dietro color rosso e decalcomanie "S works". Pneumatici da 13 pollici con cerchi in lega e kit Sportpack Volante in pelle con airbag e radica Griglia, maniglie e paraurti cromati. Autoradio con lettore CD, e 4 fanalini rally Solo 51 esemplari prodotti (all'inizio ne erano previsti solo 25)
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La MINI Italian job è stata un' edizione speciale della MINI prodotta nel 1992. Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275cc da 50 cv. Colorazioni disponibili: Flame Red (COF - BLVC818), Metallic British Racing Green (HAM - BLVC1216), Diamond White (NMN - BLVC655), Electric Blue (NMN - BLVC997) Sedili in pelle in stoffa nera con piping rosso Kit decalcomanie bonnet stripes nere sul cofano con bordo a contrasto e grafiche Italian job. Pneumatici 145/70R12 Pirelli Cinturato CN54 con cerchi in lega bianchi Volante a 3 razze con logo Italian job ( bandiera italiana) Griglia bianca paraurti neri, vetri posteriori apribili a compasso 2 fanalini rally 1000 esemplari per UK e 750 esemplari per il mercato italiano
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Ciao a tutti, dato che ho da poco sostituito dischi, pastiglie e sensore freno della mia MINI Cooper SD F55, ho pensato fosse cosa buona e giusta fare una guida così che anche qualcuno con una buona manualità e gli attrezzi giusti possa fare il lavoro a casa. Prima di tutto ci tengo a precisare che NON SONO UN MECCANICO DI PROFESSIONE (disclaimer in fondo al post), ma alle spalle ho qualche anno di esperienza di manutenzione di auto e moto e ho avuto dei validi insegnamenti. Quindi, se qualcuno più "sgamato" di me conoscesse un modus operandi migliore, scriva pure un commento qua sotto così possiamo imparare tutti a fare al meglio questa manutenzione di routine! Inizio con il materiale acquistato: ho deciso di montare un kit Brembo consigliato da un rivenditore della mia zona. Qua sotto i codici prodotto: Dischi lisci Brembo: 09C34911 Pastiglie Brembo: P06092 Sensore usura Brembo: A00509 Dunque, per questa sostituzione non ho utilizzato il carro ponte, è comodo lavorare anche con un cric idraulico e una colonnetta di sicurezza dato che non bisogna fare chissà quali particolari operazioni. IMPORTANTE: se avete rabboccato l'olio freni, prestate particolare attenzione perchè, schiacciando il pompante per inserire le nuove pastiglie, molto probabilmente si verificherà una fuoriuscita di liquido dalla vaschetta e, visto che l'olio freni non è il massimo che fluisca libero nel vano motore, è il caso che togliate una piccola quantità d'olio dalla vaschetta (con una siringa grossa in genere ce la si fa). Controllate sempre il livello quando avete terminato una ruota e passate all'altra e a lavori ultimati. La vaschetta si trova nel vano motore; sotto il parabrezza lato guida, appena dietro il duomo, c'è una protezione che si toglie con un cacciavite piatto e una chiave (se non sbaglio) da 10 (vedi foto). Prima di tutto fermate la vettura in un luogo in piano, freno a mano e marcia inserita, allentate i bulloni ruota lato guida, alzate la vettura e rimuovete la ruota. Non è necessario smontare la pinza dal supporto in caso di cambio disco+pastiglie perchè, dovendo smontare il supporto pinza dal mozzo per rimuovere il disco, si riuscirebbe a sfilare le pastiglie usurate senza problemi; inserisco comunque queste operazioni nel caso qualcuno debba cambiare solo le pastiglie e il sensore usura. Dunque, iniziamo. 1. Sfila il sensore dalla pastiglia usurata per non avere imbrogli di sorta. 2. Svita il bullone indicato con chiave 13, tieni fermo il perno di guida con chiave 17 e libera la pinza dal supporto. NB: non serve svitare tutti e due i bulloni che fissano la pinza al supporto, io riesco a cambiare tutto svitando solo quello inferiore. Se comunque si vuole essere più comodi si possono rimuovere entrambe. 3. Solleva la pinza verso l'alto facendo attenzione a non piegare troppo il tubo idraulico. 4. Comprimi il pompante con l'attrezzo apposito (oppure usa un morsetto ma fai attenzione alla protezione a soffietto dello stelo del pompante). 5. Sfila le pastiglie usurate. 6. Svita i due bulloni di fissaggio del supporto pinza con una 18, possibilmente una bussola esagonale così da non rovinare l'esagono e fissa la pinza alla molla dell'ammortizzatore con due fascette temporanee almeno non dà fastidio mentre sostituisci il disco e non pieghi il tubo idraulico. 7. Svita il bullone di blocco del disco con una brugola da 6 e sfila il disco dal mozzo. 8. Ora che senza disco abbiamo spazio, sostituisci il sensore. Svita il bullone con una chiave da 8 e sgancia con attenzione la clip. Nella foto puoi notare che la clip è composta di un perno e una parte che lavora in espansione e blocca il tutto. Con un cacciavite piatto, (o con l'attrezzo apposito se ce l'hai), cerca di fare leva con delicatezza finchè il perno si solleva e permette all'altra parte di liberarsi, allentando la presa sulla lamiera sottostante. 9. Sotto il passaruota vedrai questi due connettori, sgancia dal supportino in plastica il giunto nero e grigio, solleva leggermente la clip di blocco e scollega le due estremità. Ora sostituisci il sensore vecchio con il nuovo e riposiziona il giunto nel suo supportino. 10. Ora io ho porovveduto a verificare che il sensore fosse a posto resettando l'errore del C.d.B. Per fare questo sono dovuto salire in macchina però fai attenzione: io in casa ho e utilizzo un cric idraulico GROSSO e STABILE (mio nonno lo utilizzava per i camion) e in genere, se non sono di corsa, posiziono sempre anche una colonnetta di sicurezza (è un di più ma non si sa mai). Se usi un cric piccolo fai il reset alla fine di tutto, quando hai già montato la ruota e l'auto è a terra, almeno non rischi nulla. Il reset dell'avviso nel C.d.B. si esegue così (incollo la guida che ho seguito e aggiungo le foto del tachimetro): A. Accendere il quadro B. Premere e tenere premuto il pulsante dei km in basso a destra sul tachimetro C. Attendere 10 secondi, apparirà sullo schermo in ordine di priorità le voci di servizio da ripristinare D. Scorrere il menù premendo il pulsante dei km e selezionare il reset richiesto E. Premere e mantenere premuto il pulsante dei km per circa 3 secondi F. Rilasciare il pulsante G. Apparirà sul display la voce "Effettuare reset?" H. Premere e tenere premuto di nuovo il pulsante dei km per circa 3 secondi per avviare la procedura. I. Voce di servizio ripristinata, se necessario procedere alla medesima maniera per ripristinare le altre voci dei service 11. Il sensore funziona, quindi possiamo montare il resto. Lava con diluente nitro oppure benzina il disco nuovo per eliminare l'olio di protezione; mi pare inutile dire che questa cosa sia da fare non bene ma BENISSIMO. Asciugalo e dagli una soffiata con aria compressa così non ci sono depositi nei canali di ventilazione. 12. Spazzola con una spazzolina di ferro oppure passa la carta vetro fine sul mozzo per eliminare eventuale ruggine e poi posiziona il disco, fissandolo con la brugola da 6 (nel pacco brembo c'è una vite nuova per ogni disco, meglio usarla!). 13. Taglia le fascette provvisorie e fissa di nuovo il supporto pinza al mozzo con la chiave da 18; io ho messo un goccio di frenafiletti medio sul filetto e ho chiuso i due bulloni con la dinamometrica tarata a 110Nm. 14. Posiziona le nuove pastiglie (mantieni quella con la scanalatura del sensore verso l'interno). 15. Inserisci sensore e molletta con il dentino verso il disco (vedi foto). 16. Avvita il bullone oppure i due bulloni (vedi passaggio 2) con chiave 13, tieni fermo il perno di guida con chiave 17 e blocca la pinza sul supporto. Questi bulloni sono forniti con le pastiglie e hanno già il frenafiletti, se manca è buona norma metterne un goccio. Se hai tolto un solo bullone come fa il sottoscritto, verifica comunque il serraggio dell'altro. Et voilà, freno lato guida ok. Per il lato passeggero esegui le stesse operazioni tranne per quanto riguarda il sensore, c'è solo dal lato guida. SUPER-IMPORTANTE: quando hai rimontato tutto (se avete i cerchi in lega chiudete i bulloni ruota a 130-140Nm) controlla il livello olio freni, sali in auto, metti in moto e a vettura ferma schiaccia il pedale del freno finchè ritorna alla sua corsa abituale. Questa operazione consente di avvicinare le pastiglie al disco, se non la fai chiaramente le pastiglie non toccano il disco e l'auto NON FRENA! Dopo aver fatto questo, controlla per l'ultima volta il livello liquido freno, nell'eventualità rabbocca, rimonta la protezione e l'auto è a posto. Sarebbe meglio fare sempre un pò di rodaggio all'impianto, fai qualche frenata in un piazzale per stabilizzare l'impronta della pastiglia sul disco ed evita di surriscaldare l'impianto nei primi km. Ad oggi ho percorso 1400km da questa sostituzione e non riscontro alcun problema. Buon Lavoro! Disclaimer: questo post contiene solo raccomandazioni generali che possono esserti utili quando esegui lavori di riparazione o sostituzione. Il sottoscritto non è responsabile per eventuali perdite, lesioni, danni di proprietà acquisiti nel processo di riparazione, sostituzione, uso scorretto o errata interpretazione delle informazioni fornite. Il sottoscritto non è responsabile per eventuali errori o incertezze presenti in questa guida. Le informazioni fornite sono solo a scopo informativo e non possono sostituire la consulenza di specialisti, in poche parole se sei incerto AFFIDATI AL TUO MECCANICO DI FIDUCIA.
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La MINI Lapagayo è stata un edizione limitata della MINI classica prodotta nel 1998, in soli 20 esemplari Le caratteristiche principali di questo modello erano: Motore 1275 da 53 cv ad iniezione elettronica MPi Colorazione speciale nel colore Tahiti Blue Tappezzeria in alcantara e pelle firmata Lapagayo bi colore azzurra e beige kit decalcomanie esterne Lapagayo Pneumatici da 12 pollici con cerchi in lega bianchi Volante bi colore a 3 razze con airbag Tetto apribile elettricamente in tela DATA DA SISTEMARE 01/01/1998
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In questo articolo volevo mettere a confronto queste 2 MINI che anche se di epoche differenti, mostrano comunque qualche somiglianza. La prima è la r53 163cv prima reincarnazione BMW della Cooper s, lanciata verso ottobre 2001, ha subito conquistato il pubblico, veloce, agilissima, super divertente unico difetto i consumi. Nel 2014 con la terza generazione di MINI (la F56), sulla Cooper viene montato il 3 Cilindri B38 1.5L derivato da quello montato sulla supercar ibrida BMW i8, 136cv 220nm di coppia (230nm con overboost), la MINI si è allungata di soli 10 cm (rispetto alla R56) e a causa delle norme di sicurezza per i pedoni è diventata più rotonda ma la linea è rimasta comunque molto piacevole e sempre in stile MINI. Sfortunatamente la Cooper F56, non viene presa molto in considerazione come auto sportiva, ma adesso arriva l’asso nella manica Perché ho voluto confrontare queste 2 MINI? Per il semplice fatto che con il tempo anche la Cooper “base” può vantare ottime prestazioni molto simili se non identiche a quelle di una "vecchia" (ma sempre attuale) R53 da 163cv, consumando però la metà, si possono percorrere senza problemi medie di 17km/l in modalità “Green”, grazie al peso ridotto e alla coppia che parte già dai bassi giri. Ovviamente non saranno la stessa macchina, non avranno lo stesso feeling dello sterzo dato che quella moderna ha il servosterzo elettrico e non idraulico, non avranno la stessa forma identica (ma sempre molto MINI), però vi assicuro che è un ottima MINI, provare per credere! e scenderete con un sorriso gigante , praticamente potete avere una piccola auto sportiva con dei costi di gestione abbastanza contenuti e se volete ancora di più potete sfruttare il potenziale di elaborazione del B38 già con uno stage 1 (con pezzi stock, elaborando solo il software della ECU) si ottengono le prestazioni di una F56 S grazie al minor peso, oltre ai vari miglioramenti che si possono fare all'assetto per renderla ancora più bella da guidare... Sotto vi elenco alcuni dati per fare un piccolo confronto.
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Il MINI challenge è il campionato monomarca dedicato alle MINI, in Italia è organizzato da Promodrive. Nel campionato esistono 3 categorie: MINI Challenge Academy, cioè la categoria dedicata ai giovani piloti, qui si corre con le MINI F56 JCW, con 231cv di potenza, cambio manuale a 6 marce, assetto e freni racing MINI Challenge Pro, la categoria intermedia sia per nuovi piloti che per driver esperti, qui la potenza arriva a 265cv, e il cambio diventa sequenziale a 6 marce MINI Challenge EVO, praticamente un mostro da 306cv di potenza, cambio sequenziale e volante stile F1 queste MINI sono state introdotte nel 2022 Questo campionato fa tappa nei più importanti autodromi italiani, come Monza, Misano, Mugello, Vallelunga, Imola... Anche in altre nazioni è presente il MINI Challenge come UK e Giappone, In UK per esempio ci sono più categorie e tutte e 3 le generazioni della MINI moderna gareggiano in questo campionato, dalla Cooper R50 alla F56 JCW P.S. Piccola curiosità Matteo di Megamini (@Matte 6464) si occupa da anni del wrapping delle MINI di questo campionato, ha studiato e realizzato le grafiche delle ultime SafetyCar dal 2018 ad oggi, la livrea delle MINI ACADEMY, le nuove tabelle portanumero degli ultimi due campionati ed inoltre ha avuto l'onore di lavorare sulla MINI Challenge di Charlie Cooper il nipote del grande John Cooper!
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Insieme all'avvio delle consegne della MINI GP, viene presentato il GP Pack dedicato alla JCW, disponibile a partire dal mese di luglio. Si tratta di una serie di accessori pensati per personalizzare il look della vettura. Il motore resta quindi il 2.0 turbo benzina da 231 CV della Jcw, contro i 306 CV della esclusiva GP. Inoltre il kit fornice i tappi coprimozzo Gp, le finiture piano black dei gruppi ottici anteriori e posteriori, i loghi neri, i sedili sportivi con logo GP, i tappetini e il volante con cuciture rosse, i battitacco personalizzati e i componenti di metallo stampati in 3D integrati nel volante e nella leva del cambio. La livrea esterna riprende quella della GP con il contrasto tra Racing Grey, Melting Silver, ma senza gli elementi rossi su paraurti e fiancate. Tra gli accessori opzionali spiccano inoltre parti interne ed esterne di fibra di carbonio.
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Ancora più estrema e disponibile in soli 53 esemplari... Ecco la nuova MINI JCW Challenge, una sportiva che prende in prestito il motore della JCW, e lo affianca ad una serie di novità a livello di assetto e impianto freni. Le differenze si notano già a partire I cerchi sono dei Team Dynamic Pro Race da 17 pollici che riducono di 1.5 Kg per ruota le masse non sospese a vantaggio della maneggevolezza e montano gli pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2. Le sospensioni sono delle Nitron con piggyback ( il piggyback è una piccola camera di espansione per il gas contenuto nell'ammortizzatore, che permette un uso più estremo della sospensione), insieme al kit "coilovers" vengono installate anche le piastre camber, e non manca il differenziale Quaife ATB a slittamento limitato che sostituisce quello tradizionale per l'anteriore e lavora insieme al DSC e al Driving Modes della MINI. Il peso complessivo aumenta di 15 chilogrammi a causa delle modifiche (1215 kg) ma le prestazioni restano le stesse e l'accelerazione avviene in 6.3 secondi con una velocità massima di 246 km/h. Completa la vettura lo scarico JCW Pro con valvola apribile. Secondo la rivista inglese EVO Magazine, questa MINI alla guida sa essere ancora più estrema rispetto a una R53 Gp o a una R56 Gp, praticamente una MINI Challenge con la targa...